Vari sono le cause che possono portare ad un aumento della cute nella palpebra superiore dando uno sguardo stanco ed appesantito.
Tra queste possiamo elencare:
- l'inesorabile trascorrere del tempo con la progressiva perdita di elasticità della cute
- le prolungate esposizioni ai raggi solari che vanno ad intaccare la già fragile e sottile struttura palpebrale
- gli errati stili di vita e le abitudini alimentari
Le palpebre cadenti però non sono solo dovute al processo di invecchiamento ma possono anche essere legate a fattori genetici per cui anche persone giovani (uomini e donne ) possono soffrire di tale l'inestetismo arrivando anche a crearsi seri complessi con relativa ripercussione sulla fiducia in loro stessi e sui rapporti sociali.
Normalmente per eliminare la cute in eccesso localizzata nella palpebra si ricorre al classico intervento di chirurgia estetica (intervento tradizionale), eseguito in anestesia locale con
sedazione parziale non scevro di rischi e complicanze quali: asimmetria delle orbite, chiusura parziale della palpebra, cicatrici visibili, occhio a “palla”.
Nel nostro caso invece parliamo di Blefaroplastica NON CHIRURGICA cioè della rimozione della cute in eccesso della palpebra superiore senza l’utilizzo del bisturi ma attraverso l’utilizzo di uno strumento particolare chiamato PLEXER.
Il Plexer utilizza il quarto stato della materia: il Plasma. I tessuti trattati “Sublimano” senza trasmettere eccessive quantità di calore ai tessuti circostanti evitando così eventuali danni. Il Plexer utilizza il principio della ionizzazione dei gas contenuti nell’aria. Viene così a formarsi un piccolo arco elettrico, simile ad un minuscolo fulmine, con il quale si ottiene una “evaporazione” superficiale e circoscritta delle zone dermiche ed epidermiche interessate. Questa tecnica di Blefaroplastica viene definita “non ablativa” in quanto si effettua senza incidere, senza asportare cute in eccesso, senza rimuovere grasso e senza modificare il muscolo orbicolare.
Viene applicata una crema anestetica e fatta agire per circa 45 min. Successivamente, dopo aver rimosso l’anestetico, si effettuano con il PLEXER, a livello del tessuto palpebrale in eccesso, dei piccoli spot (500 micron) distanziati tra di loro, con conseguente sublimazione di aree puntiformi di pelle.
piccoli spot distanziati
Per sublimazione si intende il passaggio diretto dallo stato solido a quello gassoso o aeriforme. Ciascuno di questi spot, sublima quindi i corneociti superficiali senza coinvolgere la lamina basale e senza causare sanguinamento e, cosa più importante, senza causare alcun danno necrotico ai tessuti circostanti e sottostanti. Non vengono messi punti di sutura, ne medicazioni o cerotti.
L’effetto di retrazione palpebrale si apprezza immediatamente e il paziente durante la seduta viene invitato ad aprire e chiudere gli occhi in modo da ottimizzare il risultato estetico. Allo stesso modo si può trattare la cute attigua sotto la coda del sopracciglio in modo da aumentare l’apertura dello sguardo. Quello che si vede appena terminata la seduta, è lo stesso risultato che si manterrà nel tempo, mesi o anni in base allo stile di vita del paziente.
La seduta dura pochi minuti (circa 10 min.) e il paziente può tranquillamente riprendere la sua attività lavorativa. Per evitare gonfiori e disagi e per ottimizzare il risultato è preferibile suddividere il trattamento in quattro sedute, anche se per i casi di lieve entità bastano due sedute.
La richiesta di questo tipo di intervento non riguarda solo persone mature di entrambe i sessi ma anche giovani che presentano il problema in forma molto lieve, tale da sconsigliare l'intervento tradizionale con il bisturi o il laser, e sempre maggiore è la richiesta da parte degli uomini che rappresentano un buon 30% delle richieste.
Immediatamente dopo il trattamento il paziente deve coprire la zona trattata con fondotinta, che ha la doppia funzione di protezione dai raggi UV e di mascheramento del rossore. Compariranno delle piccolissime crosticine che cadranno dopo qualche giorno.
“ E’ di fondamentale importanza per la buona riuscita del trattamento che il paziente segua alla lettera i consigli che verranno dati dal medico per tutta la durata del post ”
Con la Blefaroplastica non Ablativa si determina un accorciamento della cute in eccesso della palpebra superiore con un aumento dello spazio tra palpebra e sopracciglia. Lo sguardo, reso spento da un eccesso di cute, sarà nettamente più luminoso .
Se necessario, si può alzare la coda del sopracciglio rendendo ancora più armonico il risultato. La cute si presenterà tesa e levigata con un evidente ringiovanimento.
In linea di massima possiamo dire che se le palpebre risultano appesantite dalla cute in eccesso ed allo stesso tempo si registra un abbassamento del sopracciglio, la blefaroplastica da sola non basta a risolvere il problema ma ad essa deve
essere associato un lifting del sopracciglio, associando ove necessario Filler con Acido Ialuronico e/o Tossina Botulinica e/o eventuali fili di sospensione)
Le rughe riscontrabili nella zona periorbitale possono, invece, essere ridotte o eliminate con tossina botulinica.
Questo tipo di trattamento è sconsigliato a chi soffre di patologie oftalmiche croniche e di fenomeni allergici alle palpebre. Anche se non espressamente controindicato, è preferibile, per eccesso di zelo, non effettuare il trattamento in gravidanza, allattamento e nei portatori di pace-maker.
Effetti indesiderati connessi a questa metodica sono: l'eventuale gonfiore della zona trattata che può durare circa due giorni in soggetti allergici, lacrimazione durante il trattamento dovuta un riflesso fisiologico solo in alcune persone ipersensibili.
Il numero di sedute varia in base all'inestetismo da correggere e di solito al massimo sono 4 tranne che in casi particolari.
Le sedute devono essere necessariamente distanziate un mese per ottimizzare il turn-over cellulare.
Oltre alla blefaroplastica gli interventi di Chirurgia non Ablativa più richiesti sono:
- il mini lifting del viso
- il lifting della cute del collo e decolleté
- rughe
- cicatrici
- macchie da sole e profonde
- acne
- piccole escrescenze epidermiche
- xantelasmi